venerdì 20 gennaio 2012

Questo esame, oltre a fornire utili elementi di giudizio sulla qualità di un olio, ha permesso di risolvere definitivamente il problema del riconoscimento dell'olio rettificato eventualmente aggiunto all'olio di oliva vergine, sfruttando il fatto che gli oli naturali di pressione non contengono doppi legami coniugati che invece si formano, sia pure in misura minima, durante la rettifica, particolarmente nella fase di decolorazione su terre attive.
Ne consegue che i rettificati presentano valori di assorbimento nell'UV, particolarmente nella zona intorno ai 270 nm, notevolmente superiori a quelli dei vergini. Infatti i gruppi etilenici isolati, oppure i gruppi carbossilici degli acidi grassi, presentano massimi di assorbimento tra 175 e 185 nm, cioè al di fuori della zona utilizzabile dello spettro UV che inizia, come noto, a lunghezze d'onda superiori a 200 nm.
Sappiamo invece che la formazione di idroperossidi in acidi grassi polinsaturi provoca uno slittamento del doppio legame con formazione di un sistema dienico coniugato che assorbe a 232 nm. Inoltre, durante la rettifica degli oli lampanti perossidati, il passaggio su terre attive provoca la formazione di trieni coniugati (aventi una banda di assorbimento, con tre massimi, intorno ai 270 nm) verosimilmente per decomposizione di un idroperossido linoleico. Anche la formazione di composti chetonici, per ossidazione ancora più spinta, provoca un maggiore assorbimento che si manifesta attorno ai 270 nm.
L'esame UV viene condotto sull'olio disciolto in opportuno solvente (cicloesano o isoottano) nell'intervallo compreso tra i 220 e i 280 nm. Le lunghezze d'onda più significative sono 232, 262, 268 e 274 nm. I valori di assorbimento vengono espressi come assorbanza specifica, ,intendendo con questa espressione I'assorbanza ad una certa lunghezza d'onda, di una soluzione all'1 % dell'olio in esame nel solvente prescelto, osservata in una vaschetta dello spessore di 1cm.
Nel caso degli oli è invalso l'uso di esprimere I'assorbanza specifica con la lettera K. Per esempio, l'espressione K268 indica I'assorbanza specifica dell'olio in esame alla lunghezza d'onda di 268 nm.In termini numerici si ha :
K268 = A (1cm/1%(268nm)) = A268/ c *s
dove A268 è il valore dell'assorbanza a 268 n m della soluzione dell'olio in esame, c la concentrazione della soluzione espressa in g/100 ml ed s lo spessore in cm della cella di quarzo nella quale viene esaminata la soluzione dell'olio in esame.
Per quanto riguarda il solvente, il Metodo Ufficiale, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n11963, indica I'isoottano, mentre nelle numerose sperimentazioni effettuate negli anni precedenti era stato usato generalmente il cicloesano. Procedura L 'olio da esaminare deve essere perfettamente limpido; in caso contrario si filtra su carta. In un palloncino tarato da 50 ml si pesano esattamente 0,5 g circa di olio; se l'operatore ha motivo di ritenere che l'olio in esame presenti valori di assorbanza elevati (olio rettificato, olio di sansa) è opportuno pesare quantitativi minori (0,2-0,3 g) in modo da leggere valori di assorbanza non superiori a 0,8. Si aggiunge isoottano spettrofotometricamente puro e si porta a volume, agitando per omogeneizzare la soluzione con la quale si riempie una vaschetta prismatica in quarzo per spettrofotometria UV dello spessore di 1 cm. Si dispone la vaschetta nell'apposito alloggiamento dello spettrofotometro e si ricava lo spettro, rispetto al solvente puro con il quale è stata riempita una vaschetta che funziona da bianco, nell'intervallo compreso tra i 220 e i 280 nm. Si prende nota dei valori di assorbanza aCon gli oli di oliva vergine, rettificato e di sansa si ottengono gli spettri di assorbimento riportati nella figura.

Come si vede, il comportamento spettrale è notevolmente diverso nei tre tipi di olio, ciò che permette di individuare anche piccole aggiunte di rettificato, o di sansa, all'olio di oliva vergine. Quest'ultimo infatti presenta un assorbimento che decresce rapidamente verso valori molto bassi (inferiori a 0,200) nella zona compresa tra 260 e 280 nm, dove l'andamento della curva è praticamente parallelo all'asse delle ascisse, sulla quale sono riportate le lunghezze d'onda (in ordinate sono riportati i valori di assorbanza). Invece nel caso del rettificato, e più ancora nel caso dell'olio di sansa, i va- lori di assorbanza in tale zona sono mol- to più elevati e la curva assume un an- damento caratteristico con tre massimi, dovuti alla presenza dei trieni, dei quali il più accentuato è quello centrale a 268 nm. Ai fini del giudizio, specialmente nel caso di miscele, è importante conoscere anche l'altezza del picco principale, tenendo conto del valore dell' assorbanza a 268 nm, corrispondente al massimo, e quelli a 262 ed a 274 nm, corrispondenti ai due minimi. Questa altezza, indicata come DK, si ti ricava dall'espressione:
DK=K268- (K262+K274)/2
Non sono stati ancora fissati per legge i dati spettrofotometrici caratteristici per i vari tipi di olio, ma, in pratica, vengono accettati i seguenti valori proposti dalla Commissione Tecnica Governativa: 232 n m (zona dei dieni), a 262, a 268 e 274 nm (zona dei trieni), e si calcolano i valori di K mediante l'espressione:
Kl = Al / c*s
dove K, A, c ed s hanno i significati già indicati. È opportuno che i valori di A, letti allo spettrofotometro, siano compresi tra 0,2 e 0,8. In caso contrario si ripete la lettura o sulla stessa soluzione posta in vaschette di spessore diverso da 1 cm, oppure su di una nuova soluzione di concentrazione opportunamente variata. 
Procedimento
-          Azzerare lo spettrofotometro doppio raggio , nel campo da 200 nm a 300 nm, usando il solvente isoottano come bianco. L’isoottano (2,2,4- trimetilpentano) deve essere per spettrofotometria (molto puro).
-          Preparare una soluzione di olio in isoottano all’1%, pesando 0,25 g di olio in un matraccio da 25 ml e portando a volume con isoottano.
-          Leggere l’assorbanza alle seguenti l:   232 nm ,  266 nm,  270 nm, 274 nm.  Tutti i valori di assorbanza devono essere compresi tra 0,1 e 0,8;  in caso contrario, diluire o concentrare la soluzione in esame.
-          Calcolare i quattro coefficienti di assorbimento specifico Kl (riferiti alla soluzione all’1%) in base alla formula:  
   ove:       A = assorbanza;  b = 1cm;  c = g di olio/100 mL soluzione
-          Calcolare  l’altezza DK del picco a 270 nm,  in base alla formula:   
-          Confrontare i valori di K232 ,  K270     e    DK  con i valori di riferimento della seguente tabella: (regolamento CEE n. 1513/01).


categoria dell’olio
K232  max
K270  max
DK   max
1
extravergine di oliva
2,40
0,20
0,01
2
vergine di oliva
2,60
0,25
0,01
3
oliva vergine lampante
-
>0,25
-
4
oliva raffinato
3,40
1,20
0,16
5
olio di oliva
3,40
1,00
0,13
6
olio di sansa di oliva raffinato
5,50
2,50
0,25
7
olio di sansa di oliva
5,50
2,00
0,20
       









SPETTRI OTTENUTI PER I CAMPIONI DI OLIO DELLA 5A TECNOLOGIA 19 gennaio 2012





spettrofotometro doppio raggio Varian Cary 1